SOMMARIO:
- 1) La storia dei punzoni
- 2) Presentazione dei diversi tipi di punzonatura
- 3) Come interpretare correttamente i punzoni?
- 4) Come conservare un gioiello in oro affinché il suo punzone rimanga visibile?
- 5) Gli elementi da conoscere durante la vendita di un gioiello in oro e lo studio del suo punzone

Il punzone è una piccola impronta spesso discreta su un gioiello o un oggetto in oro. Svolge un ruolo essenziale nell'identificazione e nella valutazione dei vostri gioielli in oro. Permette infatti di attestare la purezza, l'origine dell'oro e garantisce così l'autenticità del gioiello.
Infine, i punzoni non sono semplici marchi, sono anche testimoni della storia, delle garanzie legali e dell'integrità dei metalli preziosi.
1) La storia dei punzoni
Nel corso dei secoli, i punzoni hanno avuto ruoli diversi, ma di grande importanza per garantire la qualità del metallo e l'identificazione degli artigiani. Il punzone riflette anche una secolare tradizione di regolazione dei metalli preziosi.
Un'origine medievale
Le prime tracce di punzonatura risalgono al Medioevo. Più precisamente, in Francia, è sotto il regno di San Luigi, nel XIII secolo, che si vedono i primi controlli ufficiali dei metalli preziosi.
Nello stesso periodo, nel 1260, un'ordinanza impone che gli oggetti in oro e in argento siano esaminati da guardie giurate, al fine di proteggere il consumatore dalle frodi. Questi controllori applicavano un marchio, un punzone di titolo, che certificava il contenuto di metallo prezioso.
Il sistema francese, modello di rigore
Con il tempo, il sistema è migliorato. Così, sotto il regno di Francesco I, viene instaurata una regolamentazione più strutturata, e è infine sotto Napoleone I che si crea la base del sistema moderno.
La Francia si è così dotata di uno dei sistemi più precisi e rigorosi al mondo. Infatti, a partire dal 1797, la legge impone due tipi di punzoni:
- Il segno del maestro, che identifica l'orafo o il produttore.
- Il timbro di garanzia, apposto dalle autorità, che certifica la titolarità legale dell'oro (18, 14 o 9 carati per esempio).
Ancora oggi, simboli come la testa d'aquila (per l'oro a 18 carati) o la conchiglia di San Giacomo (per i piccoli libri) permettono una lettura immediata della qualità del gioiello.
Una normalizzazione internazionale
Nella nostra epoca moderna, se ogni paese ha sviluppato i propri timbri, sono nate convenzioni internazionali come la Convenzione di Vienna del 1972.
Quest'ultima aveva lo scopo di armonizzare i timbri tra gli Stati membri. Un gioiello punzonato secondo questa norma può essere commercializzato in diversi paesi senza ulteriori controlli.

2) Presentazione dei diversi tipi di punzonatura
Per il professionista come per il collezionista, saper leggere un timbro significa decifrare l'autenticità, l'origine e talvolta l'epoca di un gioiello. È una competenza essenziale nel mondo dell'oro.
Esistono diversi tipi di punzoni per identificare chiaramente l'oro:
- IL PUNTO DI TITOLO O GARANZIA:
- Testa d'aquila: 18 carati
- La conchiglia: 14 carati
- Trifoglio: 9 carati
- PUNTA DI DIAMANTE (produttore): Questo è personalizzato e indica il produttore o l'orafo responsabile del gioiello. È spesso rappresentato da iniziali o un simbolo unico in un diamante.
- PUNZONE DI IMPORTAZIONE O ESPORTAZIONE: Viene utilizzato per i gioielli stranieri, spesso rappresentato da una testa di gufo o altro simbolo specifico.

3) Come interpretare correttamente i punzoni?
Diverse tecniche permettono di fare una prima interpretazione corretta dei punzoni:
- Uso di una lente d'ingrandimento o un microscopio gemmologico
- Individuare chiaramente il tipo di simbolo
- Verificare la forma del punzone: ovale, romboidale o quadrato, che può indicare la natura del punzone (garanzia, master, importazione).
La soluzione migliore rimane comunque quella di rivolgersi a un professionista riconosciuto come GODOT & FILS per un'identificazione precisa e affidabile.
4) Come conservare un gioiello in oro affinché il suo timbro rimanga visibile?
Come accennato in precedenza, un timbro cancellato è una parte del valore di un gioiello che scompare o si riduce. Ecco perché, adottando gesti semplici ma rigorosi, è possibile conservare un gioiello in oro nella sua integrità e preservare questa firma essenziale della sua autenticità.
Questo punzone è solitamente minuscolo e discretamente posizionato. Si trova per esempio all'interno di un anello, su una chiusura, o sul retro di un ciondolo.
Essendo essenziale per una buona autenticazione dell'oro contenuto nel gioiello, bisogna essere in grado di preservare la visibilità di questo punzone.
Evitare l'eccessiva frizione
Essendo molto finemente inciso, il punzone può alterarsi nel tempo, soprattutto se il gioiello è soggetto a strofinamenti regolari. Ciò riguarda in particolare gli anelli, spesso a contatto con altre superfici. Per preservarla è quindi consigliato:
Rimuovere gli anelli durante le attività manuali (giardinaggio, bricolage, sport).
Non indossare più di un anello uno accanto all'altro, con il rischio che i metalli si consumino a vicenda.
Pulire con delicatezza
Se, come esperti dell'oro, non consigliamo di toccare o maneggiare troppo l'oro in particolare con i prodotti, è comunque indispensabile pulire con cura i gioielli in oro.
Ovviamente, qualsiasi soluzione abrasiva, corrosiva (cloro, prodotti chimici) o spazzole dure sono da evitare, perché possono cancellare un punzone poco profondo. Quindi è meglio privilegiare:
- Acqua tiepida con un po' di sapone delicato.
- Uno spazzolino morbido.
- Un panno in microfibra per l'asciugatura.
Allo stesso modo, si consiglia di evitare i bagni ad ultrasuoni senza previo avviso da un professionista. Effettivamente, alcune vibrazioni potrebbero indebolire i vecchi o poco marcati.
Riporre correttamente
Punto non trascurabile di una buona conservazione di un gioiello in oro, la questione della conservazione è importante per limitare il rischio di graffi o urti. Idealmente, ogni gioiello deve essere riposto in un contenitore che gli è proprio foderato con tessuto morbido.
Si deve quindi evitare di lasciare più gioielli insieme in una scatola, perché potrebbero danneggiarsi a vicenda e il punzone potrebbe sbiadire o diventare illeggibile.
Evitare riparazioni non controllate
Nel caso in cui siano necessarie riparazioni o modifiche (ingrandimento dell'anello, saldatura) sul tuo gioiello in oro, è sempre necessario rivolgersi a un professionista esperto, che saprà conservare o riposizionare il punzone rispettando le norme.

5) Gli elementi da conoscere durante la vendita di un gioiello in oro e lo studio del suo punzone
Che si tratti della vendita di un pezzo contemporaneo o di un gioiello antico, bisogna prendere in considerazione una moltitudine di elementi per determinarne il valore reale.
L'identificazione del punzone
Il punzone è la prima cosa che un esperto esaminerà. In Francia, ci sono due tipi principali:
Il timbro, che indica la percentuale di oro puro contenuto nella lega (es. 750 per 18 carati, 585 per 14 carati).
Il marchio del maestro, che identifica l'artigiano o il laboratorio che ha prodotto il gioiello.
Bisogna precisare però che un gioiello senza punzone può essere in oro, ma il suo valore sarà più difficile da dimostrare senza test complementari.
Il peso e la purezza dell'oro
Il peso è un criterio determinante e il professionista utilizzerà generalmente una bilancia di precisione per determinare il peso esatto, in grammi.
Ma il peso non è tutto, deve essere messo in relazione con la titolazione indicata dal punzone.
Per capire bene, un gioiello in oro 18 carati sarà più valorizzato di un gioiello in oro 9 carati a peso uguale. Quest'ultimo conterrà oro, ma di solito mescolato con leghe di altri metalli.
Lo studio dello stato generale del gioiello
Un gioiello in buone condizioni o firmato da una grande maison (Chaumet, Cartier, Van Cleef & Arpels...) potrà valere molto più del suo peso in oro. Al contrario, un gioiello danneggiato o deformato sarà spesso valutato solo per il suo valore intrinseco.
Ulteriori test
Se il punzone non è presente o illeggibile, il professionista può completare i suoi test con un test acido o utilizzare uno spettrometro per verificare la purezza dell'oro. Questi test garantiscono l'attendibilità della stima.
Documentazione e tracciabilità
Conservare una fattura o un certificato d'origine permette spesso di giustificare il prezzo d'acquisto e di provare l'autenticità del gioiello. Questi documenti facilitano la rivendita, in particolare in caso di scelta del regime fiscale sulle plusvalenze.
Conoscere i punzoni, capire la logica di valutazione e scegliere un esperto di fiducia sono le chiavi per vendere un gioiello in oro in tutta trasparenza e al giusto prezzo.
Per una verifica ottimale, affidateci il vostro gioiello, siamo esperti riconosciuti in grado di effettuare una stima corretta e una transazione con fiducia.